CONCORSO REBUILDING IRAQ’S LIBERATED AREAS

ANNO DI REALIZZAZIONE: 2017

INCARICO: CONCORSO INTERNAZIONALE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA DI MOSUL

 

L’idea di progetto nasce da una profonda analisi del contesto e della storia di Mosul. Un territorio fragile, colpito dalla guerra, dalle antiche tradizioni in cui convivono diverse etnie. Il progetto di riqualificazione dell’area cerca di ricostruire il paesaggio a partire dalle abitazioni che oggi risultano distrutte o fortemente danneggiate.

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Il prototipo che proponiamo è un esempio di casa veloce da costruire e attenta al tema della sostenibilità. La tecnologia utilizzata si avvale del riutilizzo del materiale di risulta derivante dalle costruzioni distrutte.

Il processo prevede dapprima la selezione del materiale di risulta e la successiva lavorazione per renderlo omogeneo e idoneo alla stampante 3d che strato dopo strato costruirà la nostra casa tipo.

La casa è auto-sostenibile, dotata di luce ed acqua, arredata secondo la tradizione islamica ma dal carattere moderno. Proponiamo diversi tagli in base alle esigenze, dal modulo base di 60 mq circa costituito da un unico livello si passa alla casa su due livelli di 120 mq circa. Il prototipo base prevede al suo interno alcuni arredi realizzati anch’essi con la stampante 3d. La distribuzione interna tiene conto degli spazi tipici della tradizione islamica, prevedendo ewan, stanze dal carattere introverso e corte interna. L’involucro, interamente realizzato con la stampante 3d, si presenta come un volume unico dalla planimetria asimmetrica. I muri risultano di circa 40 cm e data la notevole massa termica sono in grado di garantire il giusto comfort abitativo senza l’ausilio di altre tecnologie. L’accesso avviene mediante una rampa o un piccolo scalino. Tutta la casa ruota intorno al cuore centrale, la corte, aperta sui quattro lati. Esternamente la casa si caratterizza per la presenza di motivi decorativi, bucature dai disegni svariati e coperture arricchite da motivi ornamentali. Queste scelte architettoniche derivano dalla volontà di mantenere alcuni tratti tipici della casa tradizionale e allo stesso tempo avere la funzione di ventilazione e ricircolo dell’aria all’interno della casa. Sulla copertura si prevede l’installazione di un pannello fotovoltaico in grado di garantire l’autonomia elettrica. Si è pensato anche al recupero dell’acqua piovana attraverso la grande bucatura presente sul tetto che convoglia l’acqua nella corte centrale per poi essere incanalata all’interno di tubazioni che giungono fino ad alimentare il pozzo.

Le nuove case vogliono essere l’inizio del processo di ricostruzione che, seppur lento e progressivo, sarà in grado di dare un nuovo volto a questa città che potrà riscoprire il significato della parola Vita.

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